L'ego è il nemico
di Salvatore D'Angelo
di Salvatore D'Angelo

Categories

Tags

L’ego è quella malsana sicurezza della propria importanza. Arroganza. Ambizione egocentrica.


È quel bambino petulante che è in ognuno di noi, quello che sceglie il proprio interesse sopra tutto e tutti. Il bisogno di essere meglio di, più di, riconosciuto per, al di là di ogni ragionevole utilità. Questo è l’ego.


Quando la sicurezza di sé diventa arroganza, la decisione si trasforma in ostinatezza, e la fiducia nella propria abilità degenera in imprudenza. Questo è l’ego.

In questo senso, l’ego è il nemico che ti impedisce di essere chi vuoi essere veramente. Impedisce la possibilità di imparare un mestiere, limita la creatività, ostacola la capacità di lavorare con gli altri, di costruire rapporti di lealtà e sostegno.

La maggior parte di noi non è “egomaniaca”, ma l’ego è comunque lì, alla radice di qualunque problema e ostacolo: dal perché non riusciamo a vincere, al perché abbiamo sempre bisogno di vincere anche a scapito degli altri; dal perché non abbiamo ciò che vogliamo, al perché ciò che vogliamo non sembra farci sentire meglio.

Se l’ego è quella vocina che ci dice che siamo meglio di quanto siamo, allora si può affermare che esso ostacola la realizzazione impedendo una vera e onesta connessione con la realtà.

Senza un’accurata valutazione delle nostre capacità, paragonate a quelle degli altri, non possiamo parlare di sicurezza di sé, ma solo di mania di grandezza.

Soltanto una è la causa del perdurare dell’ego: la comodità.

Spesso dedicarsi a un lavoro importante è terrificante. E così, andando a sostituire le parti razionali e consapevoli della nostra psiche con la spacconeria e il narcisismo, l’ego ci dice quello che vogliamo sentire, quando lo vogliamo sentire.

Oggi più che mai la nostra cultura alimenta le fiamme dell’ego. Non è mai stato così facile straparlare e montarsi la testa. Possiamo vantarci dei nostri successi con milioni di fan e follower — un tempo solo le rockstar o i leader di culto potevano permetterselo.

Possiamo diventare in un attimo CEO di aziende che esistono solo sulla carta o nella nostra mente. Guardando i profili social di molte persone, si ha l’impressione di avere a che fare con vere e proprie rockstar. Ma è solo finzione.

Eliminando l’ego, ci rimane la realtà. Ciò che rimpiazza l’ego è l’umiltà. Un’umiltà e una sicurezza dure come la roccia.

Mentre l’ego è artificioso, questa sicurezza di sé è solida. L’ego è rubato, la sicurezza è guadagnata. L’ego è autoproclamato, la sua spacconaggine è un artificio. Da una parte il sostegno, dall’altra la manipolazione. È la differenza tra potente e velenoso.

Alcuni imparano l’umiltà. Altri scelgono l’ego. Alcuni sono preparati ad affrontare le vicissitudini del destino. Altri no.

Voi cosa sceglierete? Chi sarete?


Umili nelle ambizioni. Dignitosi nel successo. Resilienti nel fallimento.

— Ryan Holiday


Riflessione ispirata dalla lettura delle L’ego è il nemico di Ryan Holiday.