Leggere non è accumulare, è trasformarsi
di Salvatore D'Angelo
di Salvatore D'Angelo

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Viviamo in un’epoca in cui tutto corre, si consuma e si dimentica in fretta. Anche la lettura, che un tempo era un gesto silenzioso e profondo, è oggi spesso ridotta a una prestazione. Vedo ovunque pubblicità che dicono che i CEO leggono 5 libri al giorno. Ci vengono venduti corsi per leggere più in fretta, come se leggere fosse una gara, come se più titoli divoriamo, più diventiamo intelligenti, influenti, ricchi.

Ma leggere non è questo.

Chi è dappertutto, non è da nessuna parte. Non si apprende passando da un libro all’altro come si salta da un video all’altro sui social. Non ci si nutre davvero se, come uno stomaco viziato, si assaggia tutto senza digerire nulla.

Leggere è invece un atto di assimilazione. Richiede lentezza, ritorno, dedizione. Non basta aver letto un libro: bisogna esserne attraversati. Ogni pagina, ogni concetto, va lasciato sedimentare dentro, come una medicina che cura perché ha tempo di agire.

Io credo in una lettura fedele, che torna più volte sullo stesso autore, sullo stesso passo. Ho bisogno di trattenere alcune parole, di farle mie. Alcuni autori sono per me come amici di lunga data, ai quali torno sempre nei momenti importanti.

Quando ammiriamo qualcuno, quando vogliamo davvero imparare da lui, non ci limitiamo a osservare: cerchiamo di comprendere come pensa, perché agisce in un certo modo, proviamo – umilmente – a imitarlo. Così dovrebbe essere con gli autori che amiamo. Non sono tutti uguali. Alcuni lasciano un’impronta, altri solo una distrazione passeggera.

La lettura non è accumulo. È trasformazione.

E allora, invece della lettura bulimica, io rivendico la lentezza. Rivendico la fedeltà a pochi autori, quelli che mi insegnano ogni volta qualcosa di nuovo, anche quando li rileggo. Rivendico il tempo della riflessione, ma non tutto merita di restare. Solo ciò che lascia una traccia profonda può davvero nutrire l’anima.

Questo modo di intendere la lettura è ciò che mi ha spinto a creare questo sito: uno spazio per custodire ciò che vale la pena fermarsi a comprendere.


“Chi è dappertutto, non è da nessuna parte.”

— Lucio Anneo Seneca


Riflessione ispirata dalla lettura delle Lettere a Lucilio di Lucio Anneo Seneca.